One Night at Night

Innauguriamo oggi la rubrica : ” I concerti da raccontare ” , sottotitolo : tutto nella vita avrei pensato tranne un giorno di suonare…

…In un night club. E già , possiamo mettere anche questa esperienza in curriculum , ecco l’invito per la serata.

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Ovviamente i night club di oggi sono tutt’altra cosa da quelli nei quali 50 anni fa spopolavono i Buscaglione , i Carosone ed i Buongusto… Devo dire però che i nomi esotici sono rimasti quelli. Cosa è cambiato ? beh innanzitutto la clientela che è decisamente più squalliduccia, le ragazze , che sono tutte dei paesi dell’est ed il clima . Una volta si respirava una certa sensualità , un alone di mistero, adesso solo tanta tristezza. Nota positiva, molta gente ballava sulle note dei brani Jazz, cosa che appunto non mi è mai capitato di vedere se non in filmati di repertorio o duranti i matrimoni “all’americana” . Ovviamente gli avventori prediligevano i lenti da palpeggio…e le ragazze i fast per allontanare i palpeggiamenti . Da questo punto di vista niente di nuovo in confronto alla tradizione… ma mentre il massimo dell’erotismo all’epoca era un bello spogliarello , vedononvedovedoforsevedohovistoforseno , tra i nostri due set c’era il momento Clou della serata, il Lesboshow di Irina e Svetlana .

Anche questa è fatta, Carosone protettore dei musicisti da night , perdonaci!

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