"I’ll tell you one thing that really drives me nuts, is people who think that Jethro Tull is a person in a band." Owen Wilson Armageddon
Capita anche a voi , parlo ai musicisti , di aver perso un pò l’aspetto di "puro entertainment" legato alla musica ? Mi spiego meglio. Riuscite ad ascoltare un brano qualsiasi senza pregiudizi di natura tecnico/musicale, senza pensare troppo all’andamento della melodia , alla struttura armonica agli eventuali tempi composti , alla microfonazione della batteria alla scala utilizzata in un particolare "solo" ? Temo che più si va avanti a studiare più riesca difficile poter apprezzare la Musica, o magari altre arti, per il puro piacere estetico che esse possano dare. Tra l’altro l’essere musicisti , o comunque aver studiato da vicino determinati campi del sapere musicale ( che frase "illuministica" !?!) apre nuove strade legate alla fruizione della musica. Prendismo ad esempio Shoenberg o Stockhausen. L’ascoltatore che non conosce il percorso tecnico od intellettuale dei due compositori avvertirà solo …"rumore" o almeno una musica curiosa…forse interessante… Il "piacere" legato ad una musica del genere invece arriva dall’intelletto, dal poter ricostruire mentalmente un certo percorso compositivo o di esecuzione. Quindi non posso che diffidare da chi dice che ascoltare il "Pierrot Lunaire" è bello…io lo trovo terribile mettendomi nei panni dell’ascoltatore medio. Ma conoscendo l’opera in questione non posso che definirlo geniale innovativo ed emozionante…intellettualmente. Parlando del Jazz è qui la chiave di lettura per capire perchè alcuni trovano "noioso" questo genere musicale…per chi non conosce la prassi esecutiva, a livello almeno basico , o un pò di storia del Jazz , ascoltarsi un brano modale di 15 minuti può essere alquanto alienante.
Molti si chiederanno a questo punto qual’è il senso di questo post ? Delirio accademico di onnipotenza? Sfoggio di nozionismo gratuito da Bignami ? No problema pratico… Con le suddette premesse, rimane difficile al sottoscritto ascoltare in macchina, mentre si è alla guida , della musica per così dire "interessante", o intellettualmente coinvolgente. Se metto in macchina "A Kind of Blue" rischio di non rispettare gli stop, andare contromano, non mettere la freccia , investire le vecchiette e le giovani donne…C’è davvero "troppo" in quel capolavoro perchè la mia mente lo lasci stare in sottofondo e si possa concentrare sulla guida. Quindi ? Mettiamo la radio , sintonizziamoci su un canale a caso … no meglio di no, si rischia di rovinarsi la salute ascoltando tanta robbaccia ( ci si può consolare solo con Radio Capital o Radio Tre ) . Qual’è il succo di tutto questo post ? Ci sto arrivando un pò di pazienza diamine! Alla ricerca dell’ascolto perfetto in macchina ho tirato fuori dalla mia collezione giovanile di cd Rock delle pietre miliari come "Atom Earth Mother" dei Pink Floyd , una bella antologia dei P.f.M. e Tick as a Brick dei Jethro Tull. Musica di qualità che si lascia ascoltare senza troppi intellettualismi, diretta e coinvolgente , adatta per un viaggio in macchina . E , per l’effetto della madelaine proustiana, mi sono ricordato che anni or sono proprio grazie a questa musica ho iniziato ad ascoltare il Jazz e soprattutto a suonare il flauto.
Quindi se vi siete annoiati leggendo tutto questo pamflet potete scrivere ai Pink Floyd alla PFM e ai Jethro Tull , perchè è tutta colpa loro.