Un nuovo articolo dedicato alla campagna di crowfunding per la colonna sonora di Hyde’s Secret Nightmare.
Il compositore Kristian Sensini presenta il progetto di crowfunding ‘Hyde’s Secret Nightmare’
19 maggio 2012
Categoria: cinema indipendente
news a cura di Daniele Galvani
Innanzitutto che cos’è il crowd funding o crowdfunding!? E‘ un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. Il termine trae la propria origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto. Il crowdfunding si può riferire a processi di qualsiasi genere, dall’aiuto in occasione di tragedie umanitarie, al sostegno all’arte e ai beni culturali, al giornalismo partecipativo, fino all’imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. Il web è solitamente la piattaforma che permette l’incontro e la collaborazione dei soggetti coinvolti in un progetto di crowd funding
A questo link www.indiegogo.com/secretnightmare è possibile trovare il progetto di crowfunding per la produzione indipendente della OST del film horror “Hyde’s Secret Nightmare”, realizzata da Kristian Sensini per il regista Domiziano Cristopharo.
Tramite una piccola donazione sarà possibile ricevere poi la colonna sonora prodotta e stampata o, in alternativa, un link per il download digitale delle tracce.
Proposta ancora più interessante per registi e case di produzione cinematografiche che, con un contributo appena superiore, potranno ottenere la licenza per utilizzare le musiche contenute nel cd per le proprie produzioni o, addirittura, vedersi realizzata una colonna sonora del tutto inedita.
Una grandissima iniziativa, che va ad inserirsi in un contesto che usa sempre di più questo tipo di soluzioni. Parlando con il compositore Sensini e analizzando il mercato di riferimento ne traccia uno scorcio interessante: “In italia il discorso è complesso. Quando si “acquista” una colonna sonora i prezzi non sono fissi, dipende dall’utilizzo che se ne fa (web, radio, tv, cinema, corto, medio, lungo docs, etc) e oltre ai costi per l’utilizzazione c’è sempre da pagare la siae (cosa che dipende dalla siae stessa); è una questione molto complessa che in Italia il 99% delle persone che fanno cinema sottovalutano.”