“La mia musica per il film di animazione della regista Baumane”
E’ ora al lavoro per realizzare la colonna sonora di un film che uscirà fra pochi mesi negli Stati Uniti, e che vede la firma della regista lettone Signe Baumane, un mostro sacro del cinema d’animazione. Si sta dando molto da fare Kristian Sensini (nella foto), affermato compositore a livello internazionale, originario di Loreto ma da svariati portopotentino d’adozione. Lui è anche insegnate di musica alla scuola Sanzio di Porto Potenza e al centro sperimentale di cinematografia a Roma.
“Attualmente sto lavorando al film di animazione ’My love Affair with Marriage’ della regista Signe Baumane, tra i primissimi nel proprio genere e membro dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences che ogni anno assegna i premi Oscar – spiega Sensini –. Uno dei produttori del film, inoltre, è Matthew Modine, l’attore noto per la parte del soldato Joker in ’Full Metal Jacket’ di Kubrick. Il lavoro è cominciato circa due anni fa, ma siamo in fase finale ed entro sei mesi dovrebbe uscire nelle sale, Covid permettendo. In pratica ho composto circa una ventina di canzoni, che spaziano dal pop anni ‘80 al blues, fino al jazz e alla musica folk. Il film narra le gioie e i dolori che creano il matrimonio, in un raffronto fra più generazioni”.
Una collaborazione, questa, che è ormai ben consolidata. “Nel 2014 – continua Sensini – avevo realizzato sempre con la Baumane la colonna sonora di un altro suo film, ’Rocks in my Pockets’, che è stato candidato agli Oscar nelle categorie miglior film di animazione, miglior film straniero e appunto miglior colonna sonora”.
“Nel frattempo, però – aggiunge Sensini –, ho pubblicato il mio primo album solista ’KuartetS’, composto da 18 quartetti d’archi e registrato a Los Angeles. Mentre due mesi fa è uscito un altro cd , cioè la colonna sonora che ho realizzato per il film ’All Against All’ del regista sloveno Andrej Kosak. Lui mi aveva scelto perché colpito dal fatto che le mie musiche gli ricordavano Ennio Morricone, che è stato per me un maestro, così come John Williams e Bernand Herrmann”.
“Ciò che ho preso da loro – conclude il compositore – è anche il modo di lavorare, ossia di comporre scrivendo la musica con carta e matita e non direttamente sul computer come fanno tanti”.
Giorgio Giannaccini