My Love Affair with Marriage – Quinlan.it

Intervista completa al link

https://quinlan.it/2022/11/08/intervista-a-signe-baumane/

Grazie Signe Baumane per le belle parole spese sulla Musica

C’è un ulteriore mondo, a mio parere, che è quello musicale che segue lo schema dei musical classici, con gli intermezzi cantati. Come hai lavorato a questo aspetto con il compositore?

Signe Baumane: Kristian Sensini è il nostro compositore. È italiano e vive in Italia! Penso sia fantastico, è uno dei migliori compositori che io conosca personalmente. Mi sono davvero divertita a lavorare con lui, abbiamo iniziato la nostra collaborazione con Rocks in My Pockets, ha scritto la colonna sonora per il film. C’è una cosa in particolare che mi piace di Kristian. In base alle mie esperienze, qualunque compositore può creare della musica tragica, quando vedi un film lo fanno tutti. Ma gli ho proposto di mettersi in gioco per Rocks in My Pockets. Gli dissi che volevo che facesse la colonna sonora per quell’episodio, e che la musica doveva essere divertente, allegra. Quando lui mi ha mandato ciò che aveva fatto, e volevo che preparasse tre pezzi perché era un test, ogni pezzo era migliore del precedente ed ero semplicemente estasiata, perché sapeva scrivere una commedia, qualcosa di leggero e divertente e anche della musica che ti faceva piangere. È un compositore davvero variegato e quando ho finito Rocks in My Pockets e ho iniziato a lavorare a My Love Affair with Marriage, non volevo abbandonare i miei collaboratori, perché quando trovi qualcuno con cui vuoi lavorare, vuoi continuare quel rapporto. Sapevo di voler delle canzoni nel film perché, mentre stavo scrivendo il copione, improvvisamente un personaggio ha iniziato a cantare e io ho iniziato a scriverne i testi, e quindi ho chiesto a Kristian se fosse disponibile a scrivere delle canzoni, perché molti compositori rifiutano di farlo. Lui ha accettato dicendo che gli sarebbe piaciuto farlo, e così mi sono sentita incoraggiata a scriverne i testi. Non sono una musicista, quando ero un’adolescente ho scritto delle poesie e ne ho pubblicate fino a quando avevo 18 anni, in Lettonia, ma non ho mai scritto delle canzoni. Ho quindi scritto i testi per 23 canzoni e le ho mandate a Kristian, dicendogli: «Non so se hanno un senso, se c’è un ritmo o qualcosa», e lui mi ha risposto che non ne era sicuro, che gli sembravano un po’ irregolari dal punto di vista del ritmo, e che forse mi avrebbe chiesto di cambiare qualche parola. Quando mi ha mandato indietro le canzoni, mi ha detto di non aver cambiato nulla riguardo al ritmo, perché comunque funzionava come musica. Quindi non ho dovuto cambiare nessuna parola, lui neppure e ha scritto la musica per quei testi. È un ritmo molto diverso perché è tipo jazz folk, con elementi di jazz che hanno più libertà e quindi si adattano bene alle irregolarità del testo. Le canzoni sono molto corte, a parte alcune, ma il problema più grosso è stato per la canzone dei titoli di coda, in particolare il ritmo. Nessuno rimane per i titoli di coda perché tutti pensano: «Oh, il film è finito, le luci si sono accese, ora possiamo andare», ma per me la canzone dei titoli di coda è qualcosa che ti fa soffermare su certe domande, ad esempio «Come dovrei sentirmi riguardo a tutto ciò? cos’è successo?». E la canzone risponde a queste domande, cos’è successo e come ti senti. Ho scritto il testo specificatamente per la canzone finale, ed è stata la cosa più difficile da scrivere perché volevo che quelle parole riassumessero tutto quello che è avvenuto nel film e il futuro del personaggio. Ed è stato molto, molto difficile ma sono riuscita a realizzare la mia prima bozza e l’ho mandata a Kristian. Erano tre pagine di testo e lui mi ha risposto: «Cos’è questa roba? Non lo so, non posso lavorare con questo». Quindi ho dovuto riscriverla e lavorarci, lavorarci fino ad avere qualcosa di più rifinito. Lui voleva anche scrivere una canzone pop, che avesse uno stile differente rispetto a quelle precedenti. Le canzoni pop hanno una struttura molto rigida, con un ritmo particolare e quindi ho dovuto lavorare con quel ritmo. Così ho mandato il tutto a Kristian e il giorno dopo lui mi ha inviato la canzone, ed era fantastica.

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